
ECOMUSEO CIMBRO
dei sette comuni

Mappa dei toponimi

Rete Etnografica di Mobilità Dolce
il più antico della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni
Rotzo | Rotz

Lo stemma della Spettabile Reggenza
dei Sette Comuni.
La federazione ebbe vita dal 1310 al 1805,
ma molte
delle sue regole
sulla proprietà collettiva
sono vive ancora oggi

Sette antichi Comuni, fratelli cari
“Dar Wohl de Volkes ist dar Wohl de Regierung un dar Wohl de Regierung ist dar Wohl de Volkes”.
“ll bene del popolo è il bene della Reggenza e il bene della Reggenza è il bene del popolo”,
I Sette Comuni sono ancora oggi rappresentati da Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana-Conco, Roana e Rotzo. Quest’ultimo, essendo il comune più antico, venne raffigurato tra le ‘sette teste’ contenute nello stemma della Reggenza quale quella con la barba più lunga.
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“Dar Wohl de Volkes ist dar Wohl de Regierung un dar Wohl de Regierung ist dar Wohl de Volkes”.
“ll bene del popolo è il bene della Reggenza e il bene della Reggenza è il bene del popolo”,
I Sette Comuni sono ancora oggi rappresentati da Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana-Conco, Roana e Rotzo. Quest’ultimo, essendo il comune più antico, venne raffigurato tra le ‘sette teste’ contenute nello stemma della Reggenza quale quella con la barba più lunga.
‘Rotz’ come scoglio o rupe:
dall’antico vocabolo tedesco ‘Rotts’
Il nome di Rotzo compare in un documento datato 1231 in cui sono citati “otto mansi” con la chiesa dedicata al culto di Santa Gertrude. La sua posizione di confine e allo stesso tempo di dominanza sull’importante via di comunicazione tra la Serenissima e le terre imperiali, quale era la Valle dell’Astico, è particolarmente strategica per la protezione e lo sviluppo di tutti i Sette Comuni. Secondo lo storico abate Agostino Dal Pozzo Prunnar, originario proprio di Castelletto, Rotzo deriva dall’antico vocabolo tedesco ‘Rotts’, che con il significato di ‘scoglio’ o ‘rupe’ identifica l’aspetto orografico in cui si è sviluppato il piccolo centro. …“Dentro nella Valle dell’Astego, questo luogo comparisce come piantato sopra una rupe”, scrive il Dal Pozzo. Da sottolineare come proprio questa particolare conformazione di scoglio pianeggiante proteso verso sud con ripide scarpate e protetto a nord da alte montagne, rendesse questo territorio particolarmente sicuro per i suoi abitanti.
A sud dell’abitato si trova la Campagna di Rotzo ‘Welle’, un verde e fertile altopiano esposto al sole, zona di produzione delle rinomate patate a Denominazione Comunale. La Campagna è attraversata da una ricca rete di collegamenti rurali e percorsi ciclopedonali immersi nella natura tra cascate e suggestivi paesaggi terrazzati. A nord del borgo di Rotzo la natura ha disegnato luoghi leggendari che hanno ispirato l’immaginario degli antichi abitanti: l’Altaburg e l’Altar Knotto, raggiungibili attraverso i sentieri CAI. Tra il paese e la montagna alta crescono splendidi boschi di abete rosso e faggio attraversati dalle vie dell’alpeggio e dalla ciclopedonale degli Altipiani Cimbri.
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A sud dell’abitato si trova la Campagna di Rotzo ‘Welle’, un verde e fertile altopiano esposto al sole, zona di produzione delle rinomate patate a Denominazione Comunale. La Campagna è attraversata da una ricca rete di collegamenti rurali e percorsi ciclopedonali immersi nella natura tra cascate e suggestivi paesaggi terrazzati. A nord del borgo di Rotzo la natura ha disegnato luoghi leggendari che hanno ispirato l’immaginario degli antichi abitanti: l’Altaburg e l’Altar Knotto, raggiungibili attraverso i sentieri CAI. Tra il paese e la montagna alta crescono splendidi boschi di abete rosso e faggio attraversati dalle vie dell’alpeggio e dalla ciclopedonale degli Altipiani Cimbri.
Rotz | scoglio o rupe
Evidenza, in una foto d’epoca, dell’orografia che costituisce il territorio di Rotzo: uno ‘scoglio’ fertile protetto a nord dalle montagne che si propaga verso sud a dominio della Valle dell’Astico
Rotzo
L’abitato di Rotzo in due cartoline d’epoca (anni ‘50 – ‘60) che evidenziano l’andamento dolce della ‘campagna’ che si sviluppa a sud dell’abitato
Lavatoi del Pach
Costruiti in linea con i corsi d’acqua, i lavatoi rappresentano per ogni comunità un importante elemento attorno al quale ruota la vita sociale di un intero paese. Come le piazze, i lavatoi e le fontane erano e, spesso lo sono ancora oggi, un luogo d’incontro e di relazione tra le persone.
La tipologia costruttiva dei lavatoi è piuttosto ricorrente: alimentati da una fonte a monte e dotati di uno scarico a valle, i lavatoi sono composti da una o più vasche disposte in successione e realizzate in lastre di pietra con i bordi inclinati per poggiare il bucato da lavare. I lavatoi spesso erano anche utilizzati come abbeveratoi per gli animali domestici e al pascolo.
l’acqua, un bene raro nei Sette Comuni
La conformazione geologica carsica dei Sette Comuni rende il terreno dell’Altopiano particolarmente permeabile all’acqua. Risultano quindi poche e preziose le fonti spontanee attorno alle quali veniva organizzata la vita dei paesi o delle contrade.
Il pach
Il Pach è il ruscello che, tagliando la contrada di case Valle, alimenta i lavatoi. Il Pach dà anche il nome alla valle stessa ‘Pachtaal’ ‘Valle del ruscello’.
Rotzo m.938
Molte delle case del borgo di Rotzo conservano la tipologia architettonica e costruttiva della ricostruzione del 1920, con le spesse pareti in pietra locale e le piccole aperture nelle facciate a sud.
Un borgo antico
Rotzo è il più antico dei Sette Comuni e ancora oggi conserva il suo carattere di piccolo borgo di montagna con le case colorate e strette l’una all’altra lungo la strada principale. [foto di Margherita Dal Pozzo]
Architettura minore
Anche se Rotzo è stato interamente ricostruito dopo la Prima Guerra Mondiale, molte delle sue case conservano piccoli tesori di architettura rurale. Non è difficile imbattersi in archi, porte o cornicioni sapientemente recuperati o rivisitati da un edificio storico precedente.
Contrada Valle
Arrivando da Mezzaselva, prima di entrare in paese, la caratteristica Contrada Valle con le sue belle case disposte a schiera verso il sole vi daranno il benvenuto. Più in basso, lungo la valle, potrete scorgere i lavatoi del Pach.
Monumento ai Caduti
Il progetto viene pensato e disegnato dall’architetto Vincenzo Bonato e dall’ingegnere Antonio Saccardo, con la partecipazione dello scultore Egisto Caldana per le parti in bronzo della figura della Patria e le decorazioni a festoni e foglie di quercia. Il monumento viene inaugurato l’11 giugno 1922.
Giardino della memoria
Il Giardino della Memoria, ‘Garto dan Gadènke’ nella nostra antica lingua cimbra, ospiterà un’installazione (in corso di realizzazione) dedicata alla millenaria storia di Rotzo e del suo territorio. Il giardino un tempo era sede del vecchio cimitero di Rotzo.
Chiesa di Santa Gertrude
Citata in un documento del 1231, la chiesa è riconosiuta tra le più antiche dei Sette Comuni. Venne eretta dai coloni bavaresi, che nelll’XI secolo lasciarono le terre del Monastero di Benediktbeuern, tra Baviera, Svevia e Tirolo, per sfuggire alle carestie, stanziandosi sui monti Lessini, nei Sette Comuni e negli altipiani trentini da Luserna a Terragnolo.
Casa del Ghit: il Centro Culturale
Nel 1911, anziché costruire un nuovo fabbricato, il Comune di Rotzo decise di acquistare l’edificio denominato “Casa del Ghit” da destinare ad abitazione del segretario e del medico di base. Oggi, l’edificio è stato adibito a centro culturale e ospita la nuova biblioteca, l’ufficio informazioni turistiche e la sala conferenze dove si svolge anche un importante corso di lingua cimbra.
Sorgente Romita
Romita è il nome attribuito alla piccola sorgente che si trova poco sopra alla contrada Valle. L’assegnazione è dovuta a una donna che a fine ‘800 viveva sola in una piccola abitazione di una sola stanza nei pressi della sorgente e che si guadagnava da vivere filando la canapa e lavorando al telaio. La donna, Maria Toniazzo, nata a Rotzo nel 1847 veniva chiamata Maria Romita e tale nome è stato dato con il passare del tempo sia alla fonte che al luogo.
Tzimbar Marketle: il Mercatino Cimbro
Ogni anno, nei mesi di luglio e agosto, Rotzo rivive della sua atmosfera cimbra e in centro paese, nel giardino delle scuole, si anima il suo Mercatino Cimbro con bancarelle dedicate alla vendita dei prodotti del territorio. Un occasione per scoprire sapori e saperi dei Sette Comuni.
Stagioni
Come gran parte dell’Altopiano dei Sette Comuni, Rotzo è una montagna dolce e facilmente accessibile. È bello quindi poterla scoprire e camminare in ogni stagione e ascoltare le sue storie avvolti nella quiete dell’inverno e nei colori dell’autunno. [foto di Margherita Dal Pozzo]


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