
ECOMUSEO CIMBRO
dei sette comuni

In escursione alla scoperta
della montagna di Rotzo

Ciclopedonale
degli altopiani cimbri
“Nel territorio dei Sette Comuni non esistono castelli di Nobili, non esistono ville di Signori, né cattedrali di Vescovi,per il semplice fatto che la terra è del popolo e i suoi frutti sono di tutti come ad uso antico.” Mario Rigoni Stern
milchbekh | la via delle malghe
L’Altopiano dei Sette Comuni vanta il più grande ed esteso patrimonio malghivo di tutto l’arco alpino. Pascoli e malghe sono il cuore dell’alpeggio e come da “uso antico” sono ancora oggi un bene collettivo, cioé appartengono di fatto alla comunità. Ogni anno, a metà giugno si compie il rito della transumanza e le malghe vengono raggiunte dai malghesi con i loro animali. I pascoli d’alta quota vengono destinati alle pecore, mentre quelli più bassi alle vacche. Ridiscenderanno poi a valle a fine stagione, il 21 settembre, in occasione della Fiera di San Matteo di Asiago. La grandissima varietà di erbe e fiori d’alta montagna conferiscono al formaggio dei Sette Comuni un sapore unico e ineguagliabile. Conoscere le malghe è un’esperienza unica per scoprire la tradizione secolare dell’alpeggio e dell’arte casearia e per assaggiare e, magari acquistare, i prodotti autentici delle nostre montagne.
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Dal Rifugio Campolongo potrete raggiungere le cinque malghe di Rotzo:
1_Trugole, 2_Posellaro, 3_Camporosà, 4_Mandrielle, 5_Campovecchio
completando il giro in una passeggiata immersiva nella natura di 4-5 ore.



Malga Trugole
È la malga più piccola del Vecchio Patrimonio, si trova in una posizione panoramica, è ben esposta ed è facilmente raggiungibile. Si trova a 1.450 m slm e i suoi pascoli sono cinti dal bosco.
Si possono acquistare
i formaggi prodotti in malga
Malga Posellaro
Malga Posellaro
Si trova ad una quota di circa 1.400 m slm e i suoi pascoli si estendono su un territorio ampio e ondulato.
La malga è composta da 5 caseggiati, da uno stallone e da ben 3 pozze d’acqua. La stazione d’alpeggio è servita dall’acqua proviene dalla sorgente degli Albi; una rarità per queste montagne di tipo carsico. La malga è raggiungibile abbastanza facilmente facendo attenzione alle condizioni delle strade.
[ foto di Margherita Dal Pozzo]
Malga Camporosà
La malga si trova in una posizione ideale per l’altitudine 1.450 m slm, la ricchezza d’acqua e la freschezza del terreno di elevata fertilità. La recente sistemazione della strada ha migliorato l’accessibilità che già era buona. Malga Camporosà si trova in prossmità del confine con il territorio della provincia di Trento, il limite che prima del 1918 rappresentava il confine di Stato con l’Impero Austro-Ungarico: per questo motivo uno dei fabbricati della malga fungeva da caserma della Guardia di Finanza.
[ foto di Margherita Dal Pozzo]
Si possono acquistare
i formaggi prodotti in malga
Malga Mandrielle (vecchio patrimonio)
La malga è facilmente raggiungibile: si trova all’altezza della confulenza delle strade della Longalaita e del Nesele con la principale arteria del comprensorio. I suoi pascoli a 1585 m slm sono ampi ben esposti e fertili.
[ foto di Margherita Dal Pozzo]
Si possono acquistare
i formaggi prodotti in malga
Malga Campovecchio
Si trova ad una quota di 1.598 m slm e i suoi pascoli sono attorniati dai boschi di abete rosso, habitat ideale per gli urogalli, le lepri, i caprioli e le marmotte. La malga si trova poco distante dal Rifugio Campolongo ed è facilemente accessibile.
[ foto di Margherita Dal Pozzo]
Si possono acquistare
i formaggi prodotti in malga
È presente un servizio
di ristorazione
UNA GRANDE EREDITÀ
DELLA SPETTABILE REGGENZA DEI SETTE COMUNI
Le malghe:
un patrimonio collettivo
Nei Comuni dell’antica Spettabile Reggenza, tra il 1310 e il 1806, il patrimonio agro-silvo-pastorale era considerato di proprietà della gente del posto e, per questo, inalienabile, indivisibile, inusucapibile. Poiché le genti altopianesi vivevano di pastorizia e attività legate all’esbosco, era importante consentire il pieno godimento del territorio ed evitarne qualsiasi tipo di frammentazione.
[Testo di Margherita Grotto]


LE MALGHE DEI SETTE COMUNI:
87 con un’estensione complessiva di 7.775 ettari
Il più grande
comprensorio delle Alpi
L’Altopiano dei Sette Comuni vanta il più grande ed esteso patrimonio malghivo
di tutto l’arco alpino.
Pascoli e malghe sono il cuore dell’alpeggio. I primi si sono trasformati nel tempo, passando dalla transumanza di ovini all’allevamento di vacche da latte e alla produzione del formaggio. Le seconde rimangono fedeli alla loro funzione originaria: quella di accogliere, da metà giugno a metà settembre, da 90 a 120 giorni l’anno, animali da pascolo, pastori, casari, malghesi.
[Testo di Margherita Grotto]
ACQUISTARE I FORMAGGI E I PRODOTTI TIPICI DI MALGA
Shopping in “alta quota”
I malghesi sono dei veri e propri custodi del territorio e con il loro lavoro vengono mantenuti e tramandati i pascoli d’alta quota preservandoli dall’avanzare del bosco.
Nell malghe è spesso possibile degustare e acquistare i prodotti dell’alpeggio: ricotte, formaggi freschi, burro e la “tosela”, il formaggio fresco di cagliata da cuocere sulla piastra della stufa e da consumare con la polenta.

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Via Albaredo, 54 - ROTZO - 0424 691355 - 339 2261088
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Via Capovilla, 30 - ROTZO - 0424 691169 – 347 7843015
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Via Albaredo, 122 - ROTZO - 347 5314470
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Località Campolongo - ROTZO - 0424 66487 - 340 0897822
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AGRITURISMO Zecchinati
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